Il Pane di Pasqua Lucano conosciuto in dialetto come U tortn
Per questa Pasqua sono andata in Basilicata e ho preparato il Pane di Pasqua lucano che si prepara durante le festività pasquali per accompagnare le classiche colazioni salate o antipasti.
L’idea di realizzare questa ricetta è arrivata dopo la puntata di domenica di Linea Verde, dedicata soprattutto a questa magnifica regione, alle sue bellezze poco note e alle sue tradizioni in tavola e non.
Appena ho avuto un attimo di tempo ho iniziato a cercare online ispirazioni per le mie ricette, ed essendo anche famosa per le sue patate di alta montagna e le sue ricette tipiche a base di patate non ho avuto difficoltà.
Però volevo giustamente preparare qualcosa di tipico pasquale, dato l’avvicinarsi della data, anche se io non sono molto legata a ricette tipiche di questo periodo.
Questo Pane di Pasqua è tipico della città di Venosa molto simile per consistenza ad un tortano.
Questa ciambella di pane la trovo perfetta anche da mettere come centrotavola o portare a quelle scampagnate che si fanno in queste giornate di primavera da farcire come meglio ci piace o anche per accompagnare del buon formaggio stagionato.
Da sempre sono le ricette della tradizione ad affascinarmi e incuriosire soprattutto quelle antiche che vengono tramandate da madre in figlia.
Dato che però non ho parenti lucani, per questa ricetta ho chiesto consulenza alla mia amica lucana Lucia Antenori, che ringrazio, del blog Quella lucina nella cucina che ha realizzato la ricetta, presente anche nel suo blog, che gli ha tramandato la sua nonna.
Appena ho visto questa ricetta me ne sono innamorata, anche perchè chi mi conosce sa l’amore che ho per i lievitati, ma giuro questo è molto facile nella sua preparazione.
Per questa ricetta è possibile sia usare una planetaria, ma è possibile realizzarlo anche impastando a mano.
Prepariamo insieme il Pane di Pasqua Lucano
| Tempo di preparazione | 30 minuti |
| Tempo di cottura | 30 minuti |
| Tempo Passivo | 2 ore |
| Porzioni |
porzioni
|
- 900 g Farina 0
- 100 g farina di semola
- 3 uova
- 200 g patate lesse
- 250 ml olio extra vergine d'oliva
- 8 g lievito birra disidratato o 25g lievito di birra fresco
- 1 cucchiaino raso zucchero
- 10 g sale fino
- 200 ml acqua tiepida
- 1 cucchiano semi di finocchietto selvatico
- 1 uovo per spennellare
Ingredienti
|
|
- Per realizzare la ricetta potete impastare sia con l'aiuto di una planetaria o all'interno di una ciotola a mano. Unite le farine precedentemente setaciate, il lievito di birra disidratato, le patate lessate raffreddate, lo zucchero e le uova precedentemente mescolate. mescolate tuti gli ingredienti facendoli amalgamare tra di loro, poi unite a filo l'acqua tiepida e l'olio extra vergine d'oliva. Aggiungete il sale e continuate a lavorare il vostro impasto.
- Il composto che dovete ottenere è liscio e morbido, comtinuate a lavorare, nel caso ci fosse bisogno potete aggiungere un po' d'acqua. In ultimo aggiungete i semi di finocchio selvatico.
- Fate riposare in una ciotola leggermente oleata, coperta da una pellicola per alimenti fino al suo raddoppio. Ci vorrà circa un'ora. Vi consiglio di farlo lievitare all'interno del forno spento con la luce accesa.
- Passato il tempo di lievitazione, versate delicatamente il vostro impasto su un piano lavoro. Non servirà infarinarlo perchè l'impasto èmolto elastico e oleoso. Dividete l'impasto in tre parti.
- Create un cilindro lungo, piegatelo in due e create una trecia a due fili. Chiudete creando una ciambella con il buco. Un consiglio, per comodità questa operazione eseguitela sopra alla carta forno, questo vi faciliterà quando dovrete spostarla sopra la leccarda da forno.
- Posizionatela sopra alla leccarda del forno, copritela con la pellicola per alimenti e fate lievitare per un'altra ora. Passato il tempo di lievitazione spennellate sopra ad ogni ciambella l'uovo sbattutto.
- Fate cuocere in forno preriscaldato modalità statica i primi 15 minuti a 200° C poi continuare per altri 15 a 180° C. Sfornate la vostra ciambella di Pasqua quando sarà ben dorata in superficie. N.B. I tempi di cottura possono variare, ad esempio Lucia del blog dal quale ho preso la ricetta ha tempistiche di cottura differenti dalle mie.
