Castagnole soffici con le patate, una tira l’altra
Avete mai assaggiato le Castagnole soffici di patate? Quest’anno è la prima volta che le realizzo con l‘impasto di patate, anche se ho scoperto che sono tipiche delle mie zone.
Facendo una ricerca nel web sono molto diffuse tra la Romagna e le Marche, ma non ne sapevo nulla fino ad un anno fa. Le ho preparate con la fecola o la ricotta, ma mai con le patate.
Incuriosita da un messaggio di una mia amica del mio paese, che mi diceva di questa ricetta, ho fatto un po’ di ricerche e ho scoperto che erano una valida alternativa alle classiche presenti nel blog.
Credo che le Castagnole siano il fritto di Carnevale che più amo, forse perchè mi ricordano quando da piccolina li preparavo con mia mamma.
Aspettavo con trepidazione che finisse di friggerli, metterle nella ciotola e con la mia manina andavo a prenderne un paio di nascosto.
Un dolcetto di Carnevale tanto facile quanto super goloso.
Ad esempio, non ho mai amato le sfrappe o bugie.
Andando un po’ indietro con la storia ho scoperto che queste palline, come le chiamavo io da piccolina, sono antichissime ed esiste prova in un manoscritto , conservato nel archivio di Stato di Viterbo, del 1700 con ben 4 varianti.
Sicuramente un dolce tipico nel centro Italia inizialmente, per poi diventare diffuso in tutta Italia.
Sono un dolce molto facile nella usa preparazione e con ingredienti che abbiamo sempre in dispensa.
Un fritto dolce di Carnevale che a casa mia, che ne ho memoria, le abbiamo fatto sempre a differenza di altre tipicità del periodo.
Pensate che una prova di questa tipicità lo abbiamo anche nelle mia Regione, le Marche, in un dialetto anconetano:
“Fenito Carnevà, fenito amore fenito a fà la pachia da signore fenito de stacià farina in fiore fenito de magnà le castagnole”
In Italiano:
«Finito Carnevale, finito amore finito il far la pacchia da signore finito il setacciar farina in fiore finito il mangiare castagnole»
Prepariamo queste buonissime Castagnole di patate.
P.s. se interessati ai dolci di carnevale vi lascio il link della mia raccolta, in continuo aggiornato.
Tempo di preparazione | 20 minuti |
Tempo di cottura | 20 minuti |
Tempo Passivo | 160 minuti |
Porzioni |
persone
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- 200 g patate rosse già lessate
- 200 g farina di semola
- 10 g sale
- 200 g farina 00
- 15 g olio evo
- 40 g zucchero
- 225 ml acqua temperatura ambiente
- 1 cucchiaio liquore all'anice io Anisetta però va bene anche lo Strega o quello che preferiite
- 4 g lievito di birra
- q.b. olio di semi di arachide
- q.b. zucchero semolato
Ingredienti
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- Versate nella ciotola le farine, l’acqua tiepida, l'olio, il liquore, lo zucchero ed il lievito scilto con poco d'acqua, presa da quella in dotazione. Mescolate per far amalgamare tutti gli ingredienti. Aggiungete le patate, il sale e lo zucchero. Aggiungete alle patate raffreddate: l'uovo, lo zucchero e la buccia grattugiata di un arancio. Mescolate con una spatola o le mani facendo amalgamare gli ingredienti.
- Mescolate facendo amalgamare gli ingredienti e poi trasferite in una spianatoia. Non aggiungete altra farina, anche se l'impasto risulta appiccicoso. Impastatelo fino a che risulterà compatto ed elastico. Trasferitolo in una ciotola , copritelo con una pellicola alimenti.
- Quando l'impasto si sarà ben lievitato, trasferitelo in una spianatoia e dividetelo in tanti pezzetti avendo cura di non sgonfiarlo. Con i palmi della mano fate tante palline, grandezza di una noce. Fate lievitare per dieci minuti.
- In un pentolino o padella fate scaldare abbondante olio di semi di arachide, temperatura sui 160° o fate la prova dello stecchino. immergete le palline poche per volta e fate le dorare bene in tutte le parti. Quando saranno cotte prendetele aiutandovi con la schiumarola, asciugatele su un piatto con carta assorbente e poi rotolatelo in un piatto con lo zucchero semolato.